Quellen:
- Seine Seite bei Geni:
"Ludovico Onofrio Endrizzi de Cillà, Nob. S.R.I.
Birthdate: estimated between 1520 and 1580
Death: (Date and location unknown)
Immediate Family:
Son of Nob. Gio. Battista Endrizzi de Cillà
Father of Nob. Anna Ludovica Endrizzi de Cillà
Occupation: Dr. in Law, Colonel
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Last Updated: November 21, 2014"
- Seine Erwaehnung im Tiroler Adler:
"
Ein Enkel unseres Johann Anton, Onofrius von Cillä, erhielt 1571 von K.
Maximilian IL, dem er als Oberst gedient hatte, ein Ritterstandsdiplom und neues
Wappen (in Gold drei schräg übereinander gestellte Mohrenköpfe), welches, da er
keine männlichen Nachkommen hinterließ, auf die Familie seines Tochtermannes,
die Manincor, überging. Doch haben auch die Brüder des Onofrius von Cillä und
deren Nachkommen das neue Wappen dem alten angefügt. Seit 1G24 waren die
Cillä in Tirol landständisch. "
- Lo statuto più importante - 1583 - Regole di Spinale e Manez:
"Segue il tenore del mandato delle pubblicazioni.
Su mandato del barone Fortunato Madruzzo, capitano di Riva, Avio, Brentonico e Stenico e del suo
luogotenente Lodovico Endrici di Cillà.
A richiesta del console di Spinale Bartolomeo Ballardini di Favrio abitante a Cort e dei procuratori e dei neo
eletti procuratori, un nunzio del giudizio proclami, gridi e renda noto (perché nessuno possa appellarsi
all'ignoranza) che nessuno osi contravvenire ai capitoli di Spinale che saranno pubblicati uno per uno, a
meno che non si senta da essi danneggiato. In tal caso dovrà presentarsi entro un mese davanti all'autorità
competente con la documentazione delle cause del ricorso. Nessuno opponendosi e trascorso il predetto
termine, il capitano di Stenico confermerà definitivamente i capitoli dello Statuto.
Martedì 8 novembre 1583, nella sala superiore di Castel Stenico dove il luogotenente rende pubblica
giustizia. Testi: Luigi Parisi notaio, Giovanni Conzatti notaio, ambedue di Stenico, Antonio Armanno notaio
di Fiavè, Giovannino Gatta abitante a Preore, Bartolomeo Maestri di Vigo Rendena, Bonomo fu Benvenuto
da Iavrè e Bartolomeo Buganza di Darè.
Qui davanti al luogotenente Lodovico Endrici da Cillà comparvero il console della Regola di Spinale
Bartolomeo Ballardini abitante a Cort e i Sindaci della stessa: Benedetto Lorenzi da Vigo di Preore, Giorgio
Preti notaio di Bolzana, Giacomo Bertelli chirurgo da Vigo, Donato Ballardini calzolaio da Favrio e
Blasiotto Taialacqua da Favrio, e insistettero perché gli statuti di Spinale fossero riconosciuti con decreto
giudiziale, attesa la mancanza di ricorsi all'avvenuta loro pubblicazione.
Il luogotenente sedendo in giudizio, vagliati tutti i capitoli dello statuto e trovatili onesti e necessari li
confermò con la sua autorità e diede la potestà ai vicini, ai consoli, ai giurati e ai sindaci della Regola di
Spinale di farli valere secondo il loro contenuto e di multare i contravventori secondo le pene stabilite."